Sezione Cavità Artificiali Verona (S.C.A.V.)

Le cavità artificiali sono un mondo, dentro il mondo che tutti noi viviamo quotidianamente. Nasce dall’intreccio tra due forze opposte e indivisibili: la natura da una parte e l’uomo dall’altra, ecco perché le parole di Cicerone sono alquanto eloquenti: in rerum natura quasi alteram natura efficere conamur. L’idea “di costruire un’altra natura nella natura” fa da guida allo studio di tutte le strutture, antiche e non, che hanno visto la luce in passato e che a noi giungono frammentate.

Il patrimonio ipogeo giunge a noi in varie forme, troviamo acquedotti, mura, gallerie, miniere, strutture militari o rifugi per civili, questi beni sono un patrimonio per la nostra epoca, utile non solo per comprendere il passato, ma per valorizzare i ricordi di un tempo che noi, ancora, percepiamo troppo distante.

L’accessibilità di questi spazi è spesso angusta, ecco perché gli studi devono essere accurati e permettere la fruizione delle informazioni tramite pubblicazioni, mostre, riproduzioni video, e ogni altro strumento che le renda un bene non solo di pochi, ma di tutta la comunità.

In questo contesto si inserisce la Sezione Cavità Artificiali (SCAV) della Commissione Speleologica Veronese APS, che intende promuovere la ricerca e lo studio di tutte le cavità artificiale del territorio veronese, in linea con quelli che sono i principi della Commissione Cavità Artificiali della Società Speleologica Italiana. L’obiettivo non sarà solo lo studio, ma anche la tutela e la valorizzazione di quei beni, frutto della mano dell’uomo, che nel corso dei secoli hanno contribuito allo sviluppo delle società, e che, a noi, sono giunte frammentate o disperse.


Esempio di rilievo 3D: modello di una sorgente nella provincia di Verona (rilievo SCAV)

Esplora il modello 3D qui sotto: