Grotta Tanella

Catasto: V-VR-0079

Coord. WGS 84 10° 43' 50,9” 45° 39' 14,6”


Accesso

Dalla piazza di Pai di Sopra si imbocca la stradina acciottolata in salita e la si segue per 150 metri fino a che non diventa sterrata. Si prosegue dritti fino ai ruderi di una vecchia “calcara” in pietra, da dove si gode di una splendida vista del Garda. Si continua a salire a destra per alcune decine di metri fino ad un evidente sentiero che parte sulla sinistra. Lo si imbocca salendo in un boschetto di olivi fino a una costruzione in cemento (serbatoio che raccoglie l’acqua della grotta), in corrispondenza di una valletta. Si prosegue a destra per un evidente sentiero che sale circa 200 metri con alcuni tornanti nel bosco fino ad un altro piccolo serbatoio posto all’ingresso artificiale della grotta. L’ingresso naturale è 50 metri più a monte. In alternativa si può salire direttamente la valletta che parte dalla costruzione in cemento (più breve ma più impegnativo). Sono 30 minuti circa per un percorso tra i più belli della sponda veronese del Garda. 


La Tanella è una grotta sorgente che si apre sul versante occidentale del Monte Baldo ad una quota di 290 metri, poco al di sopra dell’abitato di Pai. Ha una lunghezza complessiva di 392 metri (compresa la parte artificiale) e un dislivello dal punto più basso a quello più alto di 55. La formazione rocciosa sedimentaria in cui la grotta si apre è un calcare del Giurassico superiore (Calcare del Gruppo di Capo S.Vigilio).

Conosciuta e sfruttata da sempre dagli abitanti del paese, nel 1934 la grotta fu esplorata con criteri speleologici e scientifici, oltre che descritta, rilevata e studiata da Angelo Pasa e Sandro Ruffo del Museo Civico di Storia Naturale di Verona. Nel 2008 il sifone terminale fu svutato tramite pompaggio dal G.S.M. e fu raggiunta una nuova piccola sala.

Nell’estate 2003 è stato realizzato, attraverso l’impegno dei membri del Gruppo Attività Speleologica Veronese, del Gruppo Speleologico Mantovano e dell’associazione Speleologica Sottosopra di Modena, un intervento di recupero ambientale volto a ripristinare l’aspetto naturale della Tanella. In quell'occasione è stata effettuata una completa pulizia della grotta con il taglio e il trasporto all’esterno di oltre 400 metri di tubature metalliche, restituendo così alla sua primitiva bellezza una grotta tra le più interessanti e caratteristiche del Monte Baldo. Attualmente la grotta è meta di visite guidate a cura della cooperativa Biosphaera.


La grotta inizia con un ampio vano lungo una quindicina di metri che conserva tracce di un antico muretto a secco, seguito da un restringimento che immette in un secondo ambiente in forte pendenza, al fondo del quale, attraverso un’altra strettoia, si accede ad un piccolo pozzo di circa sei metri alla base del quale era il punto più profondo della cavità naturale e che ora è intercettato dalla galleria artificiale. Qui la grotta prosegue con una galleria dapprima bassa, poi più ampia ed in salita, lunga circa 70-80 metri, con una sezione ellittica e con pareti e soffitto scavate da bellissime cupole emisferiche. Verso la fine si nota sul pavimento una caratteristica cornice concrezionale che segna il limite del tratto un tempo sommerso. L’acqua che fuoriusciva dalla grotta infatti un tempo riempiva tutto il tratto discendente e la galleria fino alla quota dell’ingresso formando un unico lungo sifone. Proseguendo la galleria si fa più tortuosa, più alta e via via più stretta fino ad assumere un aspetto a forra e sbucare, attraverso un piccolo salto di 6 metri, in un vano più ampio sormontato da un camino di 13 metri. Proseguendo, una quinta rocciosa costringe a risalire qualche metro per poi ridiscendere in un nuovo ambiente con bianche colate che dalle pareti scendono nello specchio d’acqua che forma il sifone terminale della Tanella.

Nella grotta, oltreché di alcuni chirotteri (Rhinolofus ferrumequinum), è segnalata la presenza di una ricca e varia fauna comprendente, solo per citare alcune specie cavernicole, tra i Ragni Nesticus eremita, tra gli Isopodi Androniscus dentiger, tra i Diplopodi Trogloiulus boldorii e tra i Coleotteri Orotrechus vicentinus martinellii, sottospecie tuttora nota solo nella Tanella. Tutto ciò rende l’ecosistema di questa grotta particolarmente sensibile e delicato, meritevole di estrema attenzione oltrechè di salvaguardia e di tutela.



Bibliografia

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Ceradini A. 2004 La Tanella di Pai: un efficace intervento di recupero ambientale Spel. Veneta

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Mietto P., Sauro U. 1989 Grotte del Veneto La Grafica Verona

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Testi e foto di Andrea Ceradini