Progetto V.E.S.P.A.
La Spluga della Preta, ritenuta per molto tempo la più profonda cavità italiana e del mondo, è stata per anni il fulcro delle attività esplorative e scientifiche del territorio veronese.
Nel corso dell'Operazione Corno d'Aquilio (O.C.A., 1988) e negli anni successivi a quest'ultima, venne triplicata l'estensione nota della Spluga, lasciando tuttavia molte zone inesplorate. Il progetto VESPA, avviato nel 2017, si propone infatti di passare al setaccio la grotta col fine di trovare eventuali sviluppi e prosecuzioni (e magari la tanto agognata uscita!).
Ad oggi le attività del progetto hanno permesso ad esempio di scoprire nuove prosecuzioni in Sala Nera che si dirigono sotto al Vecchio Trippa. Sono presenti molteplici prospettive esplorative promettenti, tra le quali una forte corrente d'aria proveniente dal fondo nuovo, come anche nella parte terminale del ramo Fuga di Mezzanotte.
Il progetto è aperto a tutti gli speleologi interessati a contribuire allo sviluppo delle esplorazioni.
E' importante tenere presente che le esplorazioni al fondo richiedono una permanenza di 2-3 giorni: per questo motivo sono stati allestiti 2 campi base da 4 posti ciascuno e la grotta è completamente armata, ad eccezione del pozzo di accesso di 131 metri.
E' disponibile una mappa con tutti i luoghi nei quali sono state individuate le possibili prosecuzioni, dalla parte iniziale alle massime profondità (-877 metri).