Biospeleologia

Biospeleologia

La vita nelle grotte è regolata da alcuni fattori ecologici e biogeografici che ne influenzano evidentemente la colonizzazione da parte degli animali. I fattori ecologici possono essere di origine abiotica, come l’assenza di luce, la temperatura costante, l’umidità elevata, la presenza di acqua corrente o meno, il tipo di substrato; oppure di origine biotica come la quasi costante scarsità di risorse trofiche, i rapporti particolari tra gli organismi e tra essi e l’ambiente circostante.

L’insieme di questi e altri fattori ha indotto, negli organismi che popolano le grotte, modificazioni morfologiche e fisiologiche talvolta estremamente evidenti. Tra queste possiamo citare la scomparsa o riduzione degli occhi, del pigmento e delle ali e l’allungamento degli arti e delle antenne per percepire il mondo circostante; il rallentamento del metabolismo e la riduzione del numero di uova, contemporaneo all’aumento del loro volume e delle riserve vitelline ed altre modificazioni fisiologiche ed etologiche.

Non tutti gli animali presentano però lo stesso grado di adattamento e di dipendenza dall’ambiente cavernicolo.  Per questo motivo gli abitanti degli ambienti sotterranei terrestri sono classificati come troglosseni (occasionali in grotta), troglofili (frequentatori abituali delle cavità) e troglobi (esclusivi degli ambienti sotteranei); per gli acquatici le categorie sono: stigosseni, stigofili e stigobi.

Per le loro caratteristiche storiche e paleogeografiche, i Monti Lessini sono di estremo interesse per gli studi sulla colonizzazione, evoluzione e biodiversità delle faune sotterranee. In particolare alcune grotte, come la Grotta dell’Arena, una delle grotte a più elevata diversità di specie cavernicole in Italia; il Ponte di Veja, con le sue grotte ricche di specie endemiche e dove si trova l’unica colonia riproduttiva in Lessinia di pipistrelli del genere Myotis o la grotta di Monte Capriolo, che ospita una ricca fauna cavernicola oltre ad offrire la possibilità a tutti, grazie alla sua apertura al pubblico, di osservare direttamente alcuni dei più interessanti troglobi dei Monti Lessini.